lunedì 26 agosto 2013

captain phillips - attacco in mare aperto



Non ne sbaglia una, Tom Hanks.
Con quella faccia da americano medio, da eroe senza fanfare, è il capitano Phillips, che mentre va all'aeroporto per volare verso l'Oman, si lamenta con la moglie di quanto sia sempre più difficile ottenere un lavoro nella marina mercantile: solo uno su cinquanta candidati riesce.

   Si cambia di scena e scenari. Le immagini sono mosse e sgranate, da documentario degli anni settanta. La pellicola sembra a tratti bruciata. La messa a fuoco diventa difficile, come a sottolineare lo sbalzo di tempo.
Siamo nell'odierna Somalia, ma in un mondo arido, feroce e polveroso, come nella preistoria. Le bande si radunano nei villaggi di pescatori smitragliando da nuovissimi fuoristrada. Gli ex signori della guerra ora sono caporali della pirateria. Reclutano gente nei villaggi. I pescatori pagano, implorano i loro caporali: vogliono far parte dell'equipaggio di disperati che assalterà un cargo in mare aperto.

Due mondi si scontrano e si tendono agguati. Ma si capisce subito che il coraggio non può che risiedere in gran parte presso chi non ha nulla da perdere. Le riprese in mare tolgono il fiato.


Non è un videogame
Un film dalle riprese magnifiche, mai esagerate. Il mare coi suoi spazi, il bulbo di una prua che taglia il pelo dell'acqua, lance scalcinate che affrontano le onde, riprese aeree e notturne: qui è la forza delle immagini. Una forza realistica, ben diversa dai video games ai quali ci hanno abituati anche gli ultimi Bond.

Greengrass, il regista, non cede neanche alla tentazione dell'enfasi . 'nostri' non arrivano annunciati da squilli di tromba né al suono di marce trionfali: un incrociatore portaelicotteri della Marina degli Stati Uniti, visto da una piccola imbarcazione è terrificante anche per il capitano Phillips. Gli uomini sono piccoli piccoli, anche se ingegnosi o coraggiosi. I meccanismi in moto e che li controllano soverchianti.
Il finale è scioccante, degno di Cuore di Tenebra

Dimenticavo: è tratto da una storia vera, realmente accaduta nel 2009. La realtà supera sempre la fantasia.



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