Il riscaldamento
globale è qui, è causato dall'uomo e potrebbe essere già irreversibile, recitano le 127 pagine del rapporto UN.
Un gruppo
intergovernativo di esperti delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici ha inviato lunedì ai governi una bozza finale della relazione, sintesi di una documentazione gigantesca esaminata da un gruppo di premi Nobel. La relazione tenta di collegare le diverse discipline
scientifiche che studiano i problemi causati dal consumo di combustibili
fossili, come il carbone, il petrolio e il gas.
"L'emissione
continua di gas serra provocherà un ulteriore riscaldamento e altri cambiamenti in
tutti i componenti del sistema climatico, aumentando la probabilità di
effetti gravi, diffusi e irreversibili per le persone e gli ecosistemi",
dice il rapporto. La relazione finale verrà rilasciato dopo che i governi e gli
scienziati esporranno lo studio in una conferenza a ottobre a
Copenaghen.
"Gli impatti osservati potrebbero già
essere considerati critici", dice il rapporto. Si parla di meteo e mare in aumento a livelli estremi, ondate di calore, inondazioni e siccità.
Si pone anche, l'ipotesi che il
cambiamento climatico potrebbe esasperare i conflitti ed i problemi dei rifugiati ostacolando gli sforzi per produrre più cibo. E l'acidificazione degli
oceani, dovuta all'assorbimento di carbonio, danneggia la vita
marina. Nel 2009 i paesi
di tutto il mondo hanno fissato un obiettivo: limitare il riscaldamento globale a
circa altri 2 gradi Fahrenheit (1,6°C) sopra i livelli attuali. Ma il
rapporto dice che il pianeta sta volando ben oltre
quel punto. Limitare il riscaldamento a questi livelli è possibile, dice il rapporto, ma richiederebbe
tagli drammatici ed immediati all'inquinamento da anidride carbonica.
Se il mondo continuerà a vomitare gas serra al ritmo accelerato è probabile
che entro la metà del secolo le temperature aumenteranno di circa altri 3,6
gradi Fahrenheit (2 gradi Celsius) rispetto a temperature dal 1986 al 2005 e
per la fine di secolo lo scenario sarà un innalzamento delle temperature di circa 6,7 gradi Fahrenheit più caldo (3,7 gradi Celsius).
da: the guardian >>>
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